Registri Akashici

Di cosa si tratta

I Registri Akashici sono spesso descritti come una “biblioteca cosmica”: un campo di coscienza che custodisce informazioni su esperienze, pensieri ed emozioni di ogni anima. Il termine Akasha proviene dal sanscrito e rimanda all’idea di etere o spazio sottile. Nelle tradizioni teosofiche e in autori come Blavatsky, Steiner ed Edgar Cayce, i Registri vengono intesi come una memoria universale accessibile in stato di profonda connessione interiore.

La lettura dei Registri Akashici non è divinazione, ma un atto di ascolto e di consapevolezza: si cercano comprensioni utili per il presente, orientamento sul proprio percorso e chiarimenti su schemi ricorrenti. L’accesso avviene con una chiara intenzione, in uno spazio rispettoso e protetto, con l’obiettivo di favorire crescita personale, guarigione e lucidità emotiva.

Una sessione tipica prevede un’introduzione, l’apertura dei Registri con una preghiera o invocazione, domande mirate e un tempo di integrazione. Le informazioni ricevute sono considerate “indicazioni di senso”: invitano all’azione responsabile nel quotidiano, in coerenza con i propri valori e con il libero arbitrio.

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